Il Santuario della Madonna della Civita si staglia sul Monte Fusco (673
m.l.m.), detto della Civita. E’ come un balcone tra Ausoni e Aurunci
con belvedere sul Tirreno.
Si trova dal medioevo al centro dei
sentieri che conducevano al Golfo di Gaeta, alla Ciociaria, all’Abruzzo:
le popolazioni di questi comprensori e regioni continuano da secoli a
coltivare la particolare venerazione per la Madonna della Civita.
Nella
zona di Itri è attestata la presenza di cenobi benedettini cassinesi.
Un monastero (sec. XII) è ricordato alle falde del monte Civita, con il
nome di val di Fellino (Figline).
Il monte della Civita acquisì
importanza grazie alla venerazione del ritratto della Madonna Odigitria,
che la tradizione volle attribuire alla mano di S. Luca evangelista.
Per un evento miracoloso il ritratto bizantino, forse scampato
all’iconoclastia, come accadde per altri esemplari, fu rinvenuto su un
leccio sul monte Fusco e da allora, forse prima del Mille, luogo e meta
dei pellegrinaggi.
Nel 1147 per la prima volta si fa menzione di una
chiesa della madonna della Civita in alcune donazioni lasciate dal
notaio Gualgano e da sua moglie Sighelgarda. Costante fu la popolarità
del santuario, tanto che il vescovo di Gaeta mons. Patrizi definì la
chiesa devotissima e di antica venerazione e ne procurò il restauro.
Mons. Pergamo il 20 luglio 1777 incoronò per la prima volta la Madonna
della Civita. La chiesa fu oggetto di notevoli interventi nel corso del
XIX secolo.
Nel 1877 mons. Contieri incoronò per la seconda volta la Madonna.
Il
10 febbraio 1849 Pio IX e Ferdinando II visitarono il Santuario. Un
museo raccoglie i ricordi di quella giornata. In occasione del 150°
anniversario di tale visita, il 10 febbraio 1999 si è svolta una
giornata commemorativa di riflessione e di preghiera.
Il 25 giugno 1989, Sua Santità Giovanni Paolo II ha voluto farsi pellegrino di pace, venerando la Vergine SS.ma della Civita, in occasione della Visita Pastorale all’Arcidiocesi di Gaeta.
Sulla facciata della chiesa sono inseriti frammenti di antichi reperti romani e medioevali.
Nel
santuario sono custoditi i numerosi ex voto raccolti in molti anni di
pia devozione; su è costituito di recente un museo della tradizione
religiosa popolare. Il santuario, di diritto diocesano, dopo la reggenza
dei padri Guanelliani, è stato affidato, nel 1985, ai padri
Passionisti.
Attualmente è meta di quasi mezzo milione di pellegrini
l’anno, di cui non meno del 10% sale ancora a piedi con grande
devozione.
Radio Civita, sorta nel 1988, consente a migliaia di persone, specie malati, di unirsi spiritualmente alle celebrazioni che si svolgono nel Santuario.